Vittorio Perego: Foucault e Derrida

Quando Derrida entra all’École normale supérieure si trova davanti un giovane docente, Foucault, che in quegli anni tiene corsi su Merleau-Ponty e sulle Ideen: «questo ‒ testimonia Derrida ‒ deve aver avuto un ruolo nella forma presa dal mio interesse per la fenomenologia».

L’obiettivo della presente ricerca è ricostruire la genesi e la struttura del confronto tra Foucault e Derrida utilizzando come guida la fenomenologia, immergendosi nelle questioni aperte e lasciate in eredità dalla fenomenologia husserliana. Come i due filosofi se ne appropriano? Cosa li spinge ad abbandonarla? Dove si incrociano e si divaricano i rispettivi cammini fenomenologici? In questo confronto vedremo interagire i più importanti protagonisti francesi del dibattito filosofico del tempo ‒ Sartre, Merleau-Ponty, Cavaillès, Lévi-Strauss, Hyppolite, Lacan, Bataille, Blanchot ‒ che come tessere di un mosaico contribuiscono a dare vita in Foucault e Derrida a due differenti proposte teoretiche, che investono il senso, la pratica e la responsabilità storica del sapere filosofico.
links: Academia, Ortothes, books on Michel Foucault.

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"All testing, all confirmation and disconfirmation of a hypothesis takes place already within a system. And this system is not a more or less arbitrary and doubtful point of departure for all our arguments; no it belongs to the essence of what we call an argument. The system is not so much the point of departure, as the element in which our arguments have their life."
- Wittgenstein

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"Le poète ne retient pas ce qu’il découvre ; l’ayant transcrit, le perd bientôt. En cela réside sa nouveauté, son infini et son péril"

René Char, La Bibliothèque est en feu (1956)


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